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ARTICOLO

NUOVE ASSUNZIONI, STIPENDI PIU' BASSI


Un quadro scoraggiante, dal quale risulta come il mercato del lavoro nel nostro Paese sia sempre in grandi difficoltà.

Secondo uno studio dell'Istat, pubblicato da Adnkronos, i nuovi assunti nel 2016 hanno percepito uno stipendio più basso rispetto ai rapporti di lavoro già in essere.

Non è l'unico fattore preoccupante. Ancora nel 2016 è stata rilevata una crescita dei contratti a tempo determinato e di quelli con orario part-time, indice chiaro delle grandi difficoltà che si trovano a fronteggiare le imprese, impossibilitate proporre contratti a tempo indeterminato e di 40 ore settimanali.

Secondo il rapporto Istat per i nuovi contratti di lavoro la retribuzione mediana è pari a 9,99 euro, il 18,4% in meno di quanto guadagnato dai rapporti di lavoro già in essere. I contratti a tempo determinato rappresentano il 71,9% dei nuovi assunti, i part-time il 36,1% con una crescita equivalente di oltre il 10%.

Le differenze aumentano se si guarda al genere ed ai territori. Secondo il report il 60% delle lavoratrici percepisce una retribuzione oraria inferiore al valore medio.

Per gli uomini, invece, lo stipendio è più alto, il 26,6% guadagna 15 euro l'ora (solamente il 17,8% delle donne). A delineare un distacco tra Nord e Sud del Paese c'è il fatto che Varese, Genova e Trieste sono le province in cui si guadagna meglio, mentre quelle dove si guadagna meno, anche sotto i 10 euro l'ora, sono Ragusa, Benevento, Lecce e Salerno.

Le regioni più virtuose sono Lombardia seguita da Trentino Alto-Adige e Piemonte, mentre nelle posizioni basse troviamo Calabria, Campania e Puglia.


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